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al testo di Alberto Rizzi
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È chiusa da foglie secche questa notte un’esatta spirale giusto richiamo a spazio e tempo nella quale fu iscritta ogni nostra vita
viaggi di lunghezza a noi non nota percorreremo òcchivolgènd’attórno a simboli a segni di bellezza compiendo opposti atti opere immani gesti come insetti
Ma neppure mi chiedo in questa notte che pausa segna ai pensieri nostri l’intima ragione ad un qualunque agire
Però ricordo quanto conforto che chiedemmo a molteplici divinità e fiori ritrovati ed alle volte quell’attimo improvviso dell’ascolto non spazzò via il dubbio d’un’eventuale inesistenza loro
(di quei fiori, dico)
mancando il viso-a-viso e nemmeno ci chiarì la gerarchia possibile tra le cose e tra i viventi
ma s’anche riempie tale dubbio i più di un nitido spavento pure esso è prova del fondersi infinito d’infinite queste spirali donanti davvero a chi desidera il viaggiare l’esatta misura di forza nella vita
e prova resta che nulla mai del tutto rinsecchisce nulla è nel tempo pièn’oscurità
(Tratta dalla raccolta “Esplorando”, autoprodotta e disponibile presso l’autore)
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